Chi gha vinto?

Fa bene Paolini a parlare del rugby.

Ci pensavo oggi mentre percorrevo, a piedi naturalmente, un percorso che faccio quasi quotidianamente. E’ circa di due chilometri e passa vicino a una grande strada trafficata. Un rettilineo di periferia che faccio tutti i giorni per tre motivi chiari e semplici; infatti alla fine della strada c’è un bar in cui posso bere un caffè veramente buono, leggermi in santa pace il giornale e fare lo splendido con le bariste Continua a leggere Chi gha vinto?

The wild side

Non è mica paura eh! Non è l’agitazione che mi fa pensare a traumi e fratture scomposte. E’, si potrebbe dire, la vita.
Lo so, è una frase fatta, una di quelle da cantautore moderno, da piazzista di parole. Ma a volte un caro vecchio luogo comune dà più certezze di un neologismo colto e profondo.
E’ la vita che mi ha portato a camminare sino a un dopolavoro ferroviario, e a chiedere, un mesetto fa, informazioni su un certo sport mai praticato. A fare un giro nel lato selvaggio, diciamo.

La via per andarci non è tra le più difficili, parliamo di una mezz’oretta a piedi, partendo dal posto dove abito. Ma si attraversano due ponti, uno su un fiume che pare il parente povero dell’Orinoco, l’altro sulla ferrovia. Sono forse i due unici ponti della città in cui vivo e ammetto che mi piace camminare sopra di essi. Sono scoperti, l’aria ci passa e si può sentire il vento oltre i rumori tipici. Soprattutto sopra il secondo, in uno slancio infantile, mi piace anche molto aspettare i treni e vederli passare. Lo so è assurdo. Dopo questo ponte c’è una piccola rampa che porta a un marciapiede piccolissimo spaccato da alberi tristi ma fortissimi, e si conclude in una discesa ripida che porta a un cancello divelto.

La prima volta che sono andato lì pioveva e viale era pieno di fango e legni rotti. Un pantano infame. Mi sono incontrato con alcune persone e ho chiesto, mi hanno detto di tornare il venerdì o il mercoledì successivo, ho chiesto di cosa avevo bisogno e poi gentilmente ho salutato e me ne sono tornato sui miei passi.

La settimana dopo ero da un fisioterapista. Pazienza, succede. Ma la vita mi ha portato a continuare a insistere, senza ottenere troppi risultati, e all’attuale stato emotivo.

Take a walk in the wild side, cantava quello, e io ci sto provando. Ma non è facile, non lo è affatto. E così quella strada semplice, non troppo complicata, mi ha portato tra fango, sudore e dolorini vari, attraverso un campo da rugby.

Ho fatto tutti gli allenamenti che ho potuto fare, mi sono guardato le regole, che ancora non capisco, e a quanto pare sabato avrò la mia prima partita.

Non ho mica paura eh, ma se domenica non scrivo sapete bene il perché! E potrete dire anche voi  “è la vita!”

 

 

Il Licaone se ne frega

Se non sapete cosa sono i licaoni vi consiglio di guardare Wikipedia.  Lo linko per dimostrare che so le stupidaggini che scrivo e sono ben conscio de miei limiti.  Il Lycaon Pictus, vedrete, è un canide, quindi imparentato sia con il vostro cucciolo domestico sia con il feroce lupo siberiano, e con tutti i licantropi del mondo. E il Licaone lo sa, il maledetto. Continua a leggere Il Licaone se ne frega

Into the cave

intothecave
caverna

Quando piove, a casa mia, la televisione fa i capricci, e , in buona sostanza prendo tre o quattro canali.

Sarebbe pure una buona scusa per uscire a fare due passi, malgrado il cattivo tempo, ma ci sono cose da fare, lavoretti da finire, camicie da stirare.

Accendo la televisione e metto su il primo canale che risulta chiaro. Per fortuna è un documentario, almeno se proprio non posso camminare posso fare muovere qualche rotella. E sta bene così. Continua a leggere Into the cave

The Walking Dead

Cartoon-Of-An-Outlined-Happy-Zombie-Walking-Royalty-Free-Vector-Clipart-10241118533No, non si parla della serie tv, anche se il titolo è messo lì apposta per ricordarla. Si parla delle mattine grigie, senza allegria, mattine di nebbia e di freddo. Con buona pace della primavera e della giornata mondiale dell’allegria. Al diavolo, dico io.  Insomma che cavolo c’è da essere allegri? E dove si è nascosta la primavera? Continua a leggere The Walking Dead