Nani e Giganti

Sono tornato, per un week end, nella mia città natale; ovverosia la superba Genova. Prendo il treno per scendere, perché mi costa meno, perché mi piace andare sui vecchi regionali dai sedili comodi. Il percorso è sempre quello per arrivare in stazione : attraverso un ponte, costeggio una via piena di platani ed eccomi li nella sede locale delle ferrovie dello stato. Volevo scendere presto, arrivare per pranzo, ma il destino, a volte bizzarro , ha messo sulla mia strada una bigliettaia che, lasciato il posto di servizio si era appropriata della cassa automatica.  Personalmente ci metto trenta secondi a fare qualsiasi biglietto io abbia bisogno, evidentemente lei non era altrettanto brava anche perchè dopo ogni utilizzo lavava il vetro della macchinetta. Risultato? Ho perso il treno e ho dovuto aspettare un oretta in stazione. Continua a leggere Nani e Giganti

Facciamo che andiamo

Per la rubrica Book of the Week quest’oggi posso vantarmi di fare un’anteprima, o, per lo meno, di essere uno dei primi a scrivere una recensione su questo libro.
Il libro, come avrete capito, si chiama “Facciamo che andiamo” , parla di viaggi ed è quindi adatto a questo blog, e  ho avuto il privilegio di leggerlo in anteprima mondiale.
Non è assolutamente poco, vi assicuro! Continua a leggere Facciamo che andiamo

Via Giordano Bruno

In ogni città che ho visto mi sono imbattuto in una via recante il nome del famoso filosofo. A buon diritto gli urbanisti, o chiunque si occupi di dar nome alle strade, hanno deciso di intitolare un pezzo di città a quest’uomo. Hanno fatto bene, a parer mio, perché Giordano Bruno era un tizio davvero, davvero tosto!  Uno di quelle persone troppo moderne per il proprio secolo che non ha saputo, e voluto, adattarsi e per questa suo determinata ostinazione è stato arso vivo per poi ricevere delle scuse ufficiali secoli dopo. Non una persona qualunque in ogni caso.
Ma non sono qui a parlare di filosofi o eretici. Questa è la fantastica rubrica ” Street of the Week” e voglio parlarvi di una strada. Continua a leggere Via Giordano Bruno

Tra Camper e Realtà

Il camper era vecchio. Dannatamente vecchio e, all’interno,  aveva un’aria da bistrot : i tavolini erano solo due vicinissimi l’uno all’altro. mancavano solo le candele infilate in vecchie bottiglie di vino per farlo diventare il set di un film noir.
Per mia fortuna i compagni di viaggio non erano affatto da film, erano persone vere, in gran forma e, francamente,  organizzate.
L’occasione per questo viaggio in camper era un torneo di rugby a Cuneo: si sarebbe giocato il sabato mattina ma noi, sempre pronti a tutti, abbiamo deciso di fare le avanguardie e andare lì già il venerdì sera. Continua a leggere Tra Camper e Realtà

Orient Express

A questo nomade qui piace molto andare in treno.
Trovo confortante il lento rollio dei vagoni e alcuni dei più bei pisolini li ho fatti sulla strada ferrata. Ho dozzine di ricordi da scompartimento: ho viaggiato per amore, per lavoro, per turismo.
Da ragazzino collezionavo i biglietti per tenere una precisa contabilità di quanti chilometri facevo all’anno. Ho ancora quella collezione da qualche parte.
Una volta i biglietti non avevano le avvertenze sul retro ed erano splendidi fogli bianchi su cui scrivere, disegnare, segnarsi i numeri di telefono. Poi sono arrivati gli idioti e hanno dovuto mettere indicazioni del tipo : non usate il biglietto per fare aeroplanini, vidimatelo che sennò non vale,  non usartelo per farne filtri durante il viaggio, almeno.

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Tra la Via Aurelia e il West

Inauguro una nuova rubrica: STREET OF THE WEEK!!
Questo blog, lo dico spesso, dovrebbe parlare di camminate, di escursioni, ma a volte divago un poco. Lo so sono una persona orribile.
Ma sto facendo un autodafé quindi abbiate pazienza!
Questa settimana voglio parlarvi della Via Aurelia, tanto per iniziare in pompa magna.
Non starò qui a pontificare sulla costruzione della via consolare più lunga e famosa, per quello c’è Wikipedia, ma vorrei parlare delle mie esperienze, del rapporto che ho con questa strada.

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E’ vita di campagna, baby!

Da qualche giorno sono nella mia dimora di campagna per seguire alcuni lavori di ristrutturazione che stiamo facendo.
Con me c’è solo mia cugina e, ogni tanto, compare mia sorella maggiore per rompere le scatole e, un poco come nei meravigliosi anni sessanta, controllare i controllori.
In pochi giorni ho dovuto alterare le mie routine, non in modo clamoroso, ma un cambiamento c’è stato.
La sveglia è piantata alle sette e un quarto, questo mi dà la possibilità di fare una colazione veloce e di aprire la casa agli operai che, puntualissimi, arrivano mezz’ora dopo. Certo li accolgo con la faccia di chi, dormirebbe ancora. Continua a leggere E’ vita di campagna, baby!

Vecchie Strade

Ieri ero al compleanno di mio nipote. Un bambino adorabile e sincero con una faccetta che sembra fatta per le sberle e per i baci. Un diavoletto simpaticissimo. Prima di strafogarmi con  il lauto pasto preparato dalla Nonna,  siamo andati a vederlo partecipare a un torneo, dove, ammettiamolo, si è difeso benissimo.
Prima di andare a pranzo ho deciso di tornare a piedi e di evitare il comodo passaggio in auto offerto dal cognato di turno.
Non è un gran viaggio, ed è pure in discesa, ma avevo voglia di percorrere una vecchia strada tanto familiare. Continua a leggere Vecchie Strade

Ritorno di Fiamma

Come potete vedere, scrivo sul tardi. Non è un caso.
Ieri sera ho organizzato una rimpatriata con alcuni vecchi amici, nella mia casa di campagna, e posso orgogliosamente dire che è andata veramente bene.

La preparazione non è stata semplice. Per prima cosa ho degli operai in casa e se devi organizzare una cena non è facile pulire mentre un flessibile taglia tubi vecchi cent’anni, e lo è ancora di meno se, tua sorella, ha nascosto , o come dice lei, messo  al riparo, piatti, forchette, bicchieri, tutto quel che può servire per una cena.
In secondo luogo ero un poco nervoso. Continua a leggere Ritorno di Fiamma

Due ore e quarantacinque minuti

Potrei iniziare raccontando la storia della mia famiglia, parlarvi di mio nonno, delle sue peregrinazioni in terre anglofone, di come sia tornato e abbia costruito, nel lontano 1911, una casa abbastanza grande da ospitare una famiglia davvero numerosa. Potrei, ma non lo farò, almeno questa volta.
La casa, tuttavia, esiste ancora e, di recente, abbiamo iniziato a fare qualche lavoretto di restauro alle strutture sanitarie della stessa.
Questa è la ragione per cui, di giovedì,  ho dovuto scendere in campagna per stare un poco dietro a questa ristrutturazione.  Continua a leggere Due ore e quarantacinque minuti