In ogni città che ho visto mi sono imbattuto in una via recante il nome del famoso filosofo. A buon diritto gli urbanisti, o chiunque si occupi di dar nome alle strade, hanno deciso di intitolare un pezzo di città a quest’uomo. Hanno fatto bene, a parer mio, perché Giordano Bruno era un tizio davvero, davvero tosto! Uno di quelle persone troppo moderne per il proprio secolo che non ha saputo, e voluto, adattarsi e per questa suo determinata ostinazione è stato arso vivo per poi ricevere delle scuse ufficiali secoli dopo. Non una persona qualunque in ogni caso.
Ma non sono qui a parlare di filosofi o eretici. Questa è la fantastica rubrica ” Street of the Week” e voglio parlarvi di una strada.
Come detto è complicato trovare una città che non abbia un qualche spazio dedicato al filosofo italiano, ed è forse per questo che adesso abito proprio in via Giordano Bruno, ma non dirò di che città.
Posso dire che qui dove sono non gli hanno precisamente dedicato una via principale ma, bensì, l’ultima strada a nord, almeno credo, del centro abitato. Forse avevano finito gli eroi locali e hanno pescato dalla tradizione italiana.
Sebbene via periferica mantiene una certa importanza e, onestamente, offre un bel paesaggio. Vivo al nord, forse lo sapete, e dalla finestra di casa mia, su via Giordano Bruno, vedo distintamente le Alpi nelle giornate di sole, mentre in quelle meno belle vedo nebbia e oscurità. Ma non è poi così male.
La mia via conduce a una vecchia fortezza grande quanto un paese, per cui , oltre la catena montuosa, vedo anche un bastione di questa immensa roccaforte. Via Giordano Bruno mi offre quindi la visione, perenne, di questa piccola fetta di storia che cambia aspetto al cambiar delle stagioni.
Su un social network ben noto ogni tanto mi diverto a mettere una foto del panorama dal mio balcone e a fare commenti ironici.
Non mi dispiace pensare che l’appartamento in cui vivo ogni tanto sia la Grande Barriera del ciclo fantasy “Le cronache del ghiaccio e del fuoco!”, oppure che offra visioni Lovcraftiane da film dell’orrore. E’ un gioco divertente che faccio con me stesso , una specie di mantra ironico che, bene o male , mi piace fare e che, forse, potrei fare solo qui, nella città in cui vivo, in Via Giordano Bruno.
L’unico lato negativo della strada in cui abito è che non piace a mia madre!
C’è sempre ironia, più o meno velata, nei tuoi scritti…ormai è un appuntamento passarti a leggere e mi pare strano che il tuo blog sia così silenzioso…boh! lo trovo gravedolem ma visto che sei un intenditore di strade saprai che le meno frequentate son le migliori 🙂 (non sempre, ma spesso…lo sottolineo per il discorso dell’erba e del fascio che non amo 😉 )
forse devo farmi più pubblicità!!! ma se ti piace qualcosa puoi anche ribloggare!! 😀
grazie per le tue visite