Archivi categoria: Viaggio

Pessime Abitudini

E’ di nuovo domenica, una di quelle domeniche di agosto in cui vorresti solo dormire, in cui il letto diventa più morbido, più fresco, assolutamente troppo invitante per alzarsi e riprendere la vita normale.
Devi ugualmente destarti, renderti presentabile, bere il tuo caffè, accompagnato magari da un succo d’ananas di cui ti sei scoperto goloso quest’estate. Scendi le scale e ti dirigi in cucina e lì ad aspettarti che un Gransassista, di cui ho già ampiamente parlato, tua sorella, tua madre, e tutti ti guardano in modo strano. Ti specchi nella tazza augurandoti di non aver cambiato fisionomia durante la notte, o che non ti sia spuntato il terzo occhio sulla fronte. Te lo meriteresti anche il terzo occhio della conoscenza, ma questo è un altro discorso.
“Oggi andiamo al mare!” dice qualcuno.
Tu sei pure felice, povero ingenuo bipede che non sei altro, perché sai che in spiaggia un’altra oretta di sonno non te la toglierà nessuno.
“A piedi!” sottolinea il Gransassista con quel tono di sfida e sarcasmo che viene accentuato dalla tazza di Ben Ten da cui sta sorbendo il suo caffè. Continua a leggere Pessime Abitudini

Le nebbie eterne

Venerdì mattina lo inizi male, a tal punto che avresti preferito mettere il sale nel caffè.
Ti alzi, svegliato dal dolce suono di clacson sotto casa tua, e lentamente vai verso la cucina dove prepari la caffettiera che dovrebbe darti un poco di energia. Poi guardi  che giorno è sul tuo calendario, dove sono riportate le foto di posti bellissimi, e il tuo sguardo arriva sulla finestra che dà sull’esterno e vedi le nebbie piemontesi che incombono e coprono il poco panorama che in genere ti concede un poco di piacere. L’antitesi tra calendario e realtà già ti fa salire l’odio e la rabbia, ma non basta! Ti accorgi che è ottobre,il che ti riporta alla realtà molto più del caffè che intanto hai bevuto.
Devi pagare l’affitto, il padrone di casa, per quanto persona gentile, è intransigente. Vai al computer, accedi alla tua banca  on line, fai l’operazione e poi, subito dopo, ti senti povero.
Le nebbie eterne sono ancora fuori dalle tue finestre e te scendi,  in tuta, a prendere la posta, e scopri la seconda mazzata della giornata.  Continua a leggere Le nebbie eterne

Lake and Rain

Mio cognato il Gransassista, come molti cognati, è un folle!
Capita spesso, quando siamo nella casa di campagna, che mi venga a svegliare in modo che definire brutale sarebbe dir poco.
Mi dà appena il tempo di far colazione guardandomi con aria di chi ha fretta e mi punta gli occhi addosso manco fossi un pregiudicato.
Essendo cognato anche io sono folle! Per cui lo assecondo in questi suoi propositi e mi diverto a farlo aspettare, anche se, in fondo, ho voglia pure io di andarmi a fare due passi. Mi preparo alla svelta e con la faccia di un giovane Mesner gli faccio la domanda di rito :

” Dove si va oggi?”.

Lui, in genere, risponde a questa domanda, con dei vaghi borbottii gutturali per poi prendere cartine topografiche,degne di un generale della seconda guerra mondiale,e mi mostra il percorso che ha intenzione di fare! Continua a leggere Lake and Rain

Pantera

Qualche giorno fa ho letto una recensione,scritta sul blog Viaggioperviandantipazienti, e ho scoperto che , uno dei miei autori preferiti aveva scritto un nuovo libro. Alla prima occasione me lo sono comprato e , come il geometra Filini con un tordo, l’ho divorato. Il libro in questione è l’ultima fatica di Stefano Benni, e si intitola Pantera.
La mia collega scrive di questo libro :

In Benni amo profondamente quello che riesce a creare con poche parole.
Costruisce mondi inadeguati e terribili, mettendoci dentro cuori che rapiscono e rubano istanti di energia e purezza”

Rispettando l’autore e il pensiero  di Luna, la curatrice del blog sopracitato, cercherò di dare la mia opinione su questo libro. Continua a leggere Pantera

Tra Camper e Realtà

Il camper era vecchio. Dannatamente vecchio e, all’interno,  aveva un’aria da bistrot : i tavolini erano solo due vicinissimi l’uno all’altro. mancavano solo le candele infilate in vecchie bottiglie di vino per farlo diventare il set di un film noir.
Per mia fortuna i compagni di viaggio non erano affatto da film, erano persone vere, in gran forma e, francamente,  organizzate.
L’occasione per questo viaggio in camper era un torneo di rugby a Cuneo: si sarebbe giocato il sabato mattina ma noi, sempre pronti a tutti, abbiamo deciso di fare le avanguardie e andare lì già il venerdì sera. Continua a leggere Tra Camper e Realtà

Due ore e quarantacinque minuti

Potrei iniziare raccontando la storia della mia famiglia, parlarvi di mio nonno, delle sue peregrinazioni in terre anglofone, di come sia tornato e abbia costruito, nel lontano 1911, una casa abbastanza grande da ospitare una famiglia davvero numerosa. Potrei, ma non lo farò, almeno questa volta.
La casa, tuttavia, esiste ancora e, di recente, abbiamo iniziato a fare qualche lavoretto di restauro alle strutture sanitarie della stessa.
Questa è la ragione per cui, di giovedì,  ho dovuto scendere in campagna per stare un poco dietro a questa ristrutturazione.  Continua a leggere Due ore e quarantacinque minuti

Oltralpe

Inizia tutto quando ci incontriamo al dopolavoro ferroviario.
Una masnada di uomini si incontra e  fanno gli ultimi preparativi. Il viaggio è stato organizzato da tempo ma mancano gli ultimi dettagli. Per ultimi dettagli intendo le derrate alimentari per il tragitto che,  in numero e quantità, superano di gran lunga quelle per una spedizione in Antartide. Non a caso, ancora prima di partire il primo salame e le prime bottiglie vengono immediatamente fatte fuori. Una bella partenza, per così dire. Continua a leggere Oltralpe

Valigie e beauty case

Un viaggio è alle porte.
Devi andare in terra di Francia a mostrare muscoli e stomaco. Sei nervoso, è ovvio,  è il tuo primo viaggio fuori dai confini nazionali da un bel pezzo a questa parte.
Ti sei svegliato presto, come al solito, il tuo primo pensiero è stato di dover fare una lavatrice e l’hai azionata, diamine, ancor prima di mettere su il caffè. Senti la centrifuga andare mentre osservi la tua valigia rossa. Continua a leggere Valigie e beauty case

Like a rolling stone

Ventiquattro aprile, un bel sole, il cielo limpido sopra di te che, naturalmente, stai male.
Hai un poco di tosse, ti duole la testa. Tuo cognato ti ha già contattato dicendoti che sabato sarai operativo per una passeggiata sui monti.  Tu speri di stare meglio, di essere in forma perché ci tieni
Vai al bar, quello più vicino, sei stanco e di camminare oggi non te la senti proprio, o meglio, non hai le forze per farlo.
Il barista ti guarda e fa subito una diagnosi :” Allergia!” dice con il cipiglio di un Ippocrate moderno. Tu non ci avevi manco pensato e ti riprometti di prendere immediatamente una pasticchetta apposita appena rientri a  casa. Continua a leggere Like a rolling stone

Nomadi e Pellegrini

Le nuove piattaforme di informazione per lo più recano immagini di gattini dolcissimi, cani coccoloni e donne  poco vestite. Non ho nulla in contrario a nessuna delle tre cose sopracitate ma, quando si confrontano i mezzi odierni con quelli che si usarono per mandare gli astronauti sulla Luna viene un poco di sconforto. Una leggera malinconia sorge nel pensare a tutta questa tecnologia data al pubblico un poco come le più famose perle. Continua a leggere Nomadi e Pellegrini