Sono tornato, per un week end, nella mia città natale; ovverosia la superba Genova. Prendo il treno per scendere, perché mi costa meno, perché mi piace andare sui vecchi regionali dai sedili comodi. Il percorso è sempre quello per arrivare in stazione : attraverso un ponte, costeggio una via piena di platani ed eccomi li nella sede locale delle ferrovie dello stato. Volevo scendere presto, arrivare per pranzo, ma il destino, a volte bizzarro , ha messo sulla mia strada una bigliettaia che, lasciato il posto di servizio si era appropriata della cassa automatica. Personalmente ci metto trenta secondi a fare qualsiasi biglietto io abbia bisogno, evidentemente lei non era altrettanto brava anche perchè dopo ogni utilizzo lavava il vetro della macchinetta. Risultato? Ho perso il treno e ho dovuto aspettare un oretta in stazione. Continua a leggere Nani e Giganti