Sono genovese, come sapranno i miei lettori, e ho tutti i difetti tipici dei liguri.
Sono parsimonioso, un poco orso, non troppo aperto,sono assolutamente incapace di cambiare idea, insomma, sono un campione di genovesità, se mi si perdona il neologismo.
Come sa tutta Italia, nella mia città ultimamente ci sono stati non pochi problemi, certo per noialtri non è una novità ma a certe cose non ci si abitua mai.
L’opinione pubblica è venuta a conoscenza della reazione dei miei concittadini all’evento e ora tutti conoscono gli “angeli del fango!”
Continua a leggere Fango e Gloria
Archivi tag: Genova
O Belin!!
Ieri sono sceso a Genova, la mia città natale. Lo faccio spesso il week end, mi piace abbandonare le terre longobarde dove vivo e venirmene in riviera, e, in genere non mi serve una scusa per farlo.
Tuttavia avevo un invito per una cena che includeva l’occasione di rivedere qualche vecchio amico e di conoscere un ristorante nuovo in cui pare ci sia il campione mondiale di pesto!
Ci siamo beccati davanti a alla stazione Brignole che il sole ancora brillava in cielo, in quella fascia oraria in cui la terra si prepara a salutarlo e dopo qualche convenevole e un poco di aggiornamento l’uno sull’altro ci siamo incamminati verso il ristorante.
Una delle cose che mi piace del camminare è che stimola l’appetito.
Continua a leggere O Belin!!
Cadenze e passi di danza
Oggi sono tornato a casa dopo qualche giorno passato in Liguria. E’ sempre una sofferenza staccarsi dalle terre natie per tornare a Mordor… cioè in Piemonte.
Siccome sono un nomade vero prendo il treno e in stazione ci vado con lo zaino da trekking , quasi partissi per chissà quale viaggio. Faccio la faccia seria, guardo tutti come se andassi alla conquista dell’Everest e cammino a passo spedito, batto persino la cadenza militare nei momenti peggiori! E’ una finta, lo so bene, ma garantisce il posto singolo sui regionali, e quindi poter stendere le gambe, ed è un ottimo refrattario per gli attacca bottone. In altri tempi, lo ammetto, ero meno orso!
In genere dormo come un cane in treno: metto le cuffie, una playlist selezionata, e mi spingo un cappello sugli occhi ma oggi , va a sapere perché, di dormire non mi riusciva. Passo le stazioni, una per una, alla fine tolgo anche gli auricolari, quasi dessero fastidio. Mi gratto barba e testa non comprendendo il disagio e mi preparo al tedio del viaggio in solitaria.
Poi una voce, un canto, intonato, leggero, divertito.
Una ragazzina prende a cantare la canzone che gli rimbomba nelle orecchie a voce alta, senza urlare però.
Il volto del controllore diventa una maschera di indecisione tra il dovere e il piacere, la vecchia alla mia destra biascica qualcosa sul duce, presumo, le amiche della ragazza arrossiscono , e lei? Meravigliosamente canta per qualche attimo ancora rendendo il regionale Genova- Alessandria , per un istante, un palcoscenico surreale.
Avrei dovuto applaudire, lo so, ma da buon genovese mi sono goduto lo spettacolo gratis!
Corso Aldo Gastaldi
Per l’affascinante rubrica “Street of the Week” vi propongo una misconosciuta via di Genova: Corso Aldo Gastaldi,
Per chi non lo sapesse, e per dovere di cronaca, informo che il personaggio cui è dedicato lo stradone è questo qui. Come al solito per una via di collegamento hanno scelto un tipo niente male, uno che il fatto suo lo conosceva bene.
E doveva essere uno tosto davvero, perché la via, prima, era dedicata nientemeno che a Giulio Cesare!
Si può parlare di revisionismo quando si tratta di strade? Non lo so, a voi la risposta. Continua a leggere Corso Aldo Gastaldi
Cowboy e Skateboard
Ho passato un week end con uno dei miei nipotini, che io chiamo affettuosamente nani in omaggio alla razza fantasy del Signore degli Anelli.
Come nel libro sono piccoli, scatenati e , almeno con lo zio, sufficientemente violenti. Colpa mia, sia chiaro.
Mia sorella doveva andare a non so quale convegno in terra marchigiana insieme al marito e così mi ha chiesto di adempiere ai miei doveri di zio, cosa che faccio sempre molto volentieri, quando ne ho la possibilità.
Me lo hanno portato venerdì e se lo sono ripresi domenica pomeriggio, ammetto che era la prima volta che dovevo stare così tanto, da solo, con uno di loro. E’ stata quasi una prova generale per me che non ho figli. Continua a leggere Cowboy e Skateboard
Com’è profondo il mare
Rubo il titolo al grande Lucio Dalla, nella speranza di fare un articolo all’altezza della canzone.
Quando mi sono svegliato, alle sette, il cielo era già limpido e Genova brillava di una bella luce calda mentre il vento, onnipresente, rinfrescava l’aria. Mi sono messo sul balcone di casa mia e mi sono goduto il momento di refrigerio e silenzio. Poi sono tornato a dormire per un altro paio d’ore.
Al secondo risveglio, dopo un caffè e un saccottino, ho provato a scrivere un articolo, volevo parlare di una piccola disavventura capitatami ieri, e del mio nuovo fantastico taglio di barba. Non ci sono riuscito, ho pensato che i miei lettori meritassero di più. O forse non mi venivano le parole adatte. Continua a leggere Com’è profondo il mare
Alla fiera dell’est
Serata interessante quella di ieri. Una serata in famiglia a festeggiare la mamma: siamo gente di cuore noi! Ma tra un festeggiamento e l’altro, tra racconti di viaggio e fotografie, il sottoscritto deve aver per forza esagerato un pochino.
Forse è solo il karma, beffardo, che si prende gioco dei miei propositi e mi fa pesare ogni mancanza.
Una qualche spiegazione per questo leggero mal di testa con cui mi sono svegliato deve pur esserci, credo, a meno che non si tratti di sana, volgare sfiga.
Prima di ammazzare il mio fegato con qualche medicina, sfruttando la bella giornata genovese, ho deciso di provare a farmi due passi per schiarire le idee. Continua a leggere Alla fiera dell’est