The lion sleep tonight

La canzoncina la si conosce un poco tutti, in italiano o in inglese. E’ allegra ma dice una profonda verità: ai leoni piace riposare. Quando vedi i documentari c’è sempre l’immagine del branco di felini che sonnecchiano pigri sotto un baobab o qualche altra pianta africana.
Perché i leoni sono svegli anche se dormono un sacco.
I leoni sanno che, con il caldo è meglio starsene all’ombra, accoccolati sull’erba fresca a sbadigliare e a mettersi in posa per i giornalisti del national geografic.
I leoni sono sicuramente più svegli di me che devo , di nuovo, prendere un treno e andarmene in terra ligure, invece di gustarmi la frescura della mia casetta in terra piemontese,

Va da sé che i leoni , a parte rompere le scatole a qualche gazzella, non hanno molto da fare, non devono andare in posta o attendere a qualche incombenza. Beati loro.
Se ne stanno ben comodi nelle savane, e , pur non facendo nulla di concreto si sono pure presi la nomea di re della savana, i maledetti.
Nessuno chiama me, re di qualcosa se me sto tutto il giorno sotto una pianta, alla peggio mi prendo dei titoli mica tanto simpatici ed esortazioni a darmi una mossa.
Manco a dirlo provo un’invidia pazzesca, soprattutto oggi che me ne starei a mollo nella vasca tutto il giorno mentre, invece, devo fare un sacco di cose.
Devo fare i bagagli, vestirmi, lavarmi, percorrere a piedi almeno cinque o sei chilometri e sudare, sudare come nessun leone ha mai fatto in vita sua.
Eppur son leone anche io! Almeno dal punto di vista dello zodiaco e quindi , astralmente parlando, avrei diritto a comportarmi come il grande felino africano. Oziare tutto il giorno insieme al mio harem di femmine, che mi procurano pure il cibo,  e ogni tanto fare il gradasso con qualche altro animale.

Sarà l’ascendente che mi frega.